MerdaFriends: gli amici che tutti vorrebbero portare nel taschino dei jeans!!

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lunedì, settembre 24, 2007

Valentina sul suo blog ha postato una di quelle catene ad effetto nostalgia che fanno venire il magone.... e sui faccioni di chi legge, inevitabilmente appare quell'espressione di smarrimento con sorriso,occhi verso il cielo ed un misto di divertimento malinconico...più sospiro finale, si intende!
Andate qui...io intanto ne anticipo qualche frase :)

Noi che le femmine ci obbligavano a giocare a "Regina reginella"e a "Campana"

Noi che ogni rialzo era "casa!" e nessuno poteva toccarci

Noi che mettevamo le carte da gioco con le mollette sui raggi della bicicletta

Noi che chi lasciava la scia più lunga nella frenata con la bici era il più figo

Noi che i termometri li rompevamo, e le palline di mercurio giravano per tutta casa

Noi che dopo la prima partita c'era la rivincita, e poi la bella,e poi la bella della bella..

Noi che avevamo il "nascondiglio segreto" con il "passaggio
segreto"

Noi che alla messa ridevamo di continuo.
Noi che si andava a messa se no erano legnate.
Noi che si bigiava a messa. (ahahahahahahahhahah!!!!veroo!!)

come mi sentivo trasgressiva quando bigiavo la messa la domenica!!ahahahahhaha!!!

Chris Isaak - WICKED GAME

Per alleggerire un po' i toni polemici (e dalla marcata tendenza al politico) che ho pubblicato ultimamente, oggi metterò nel juke box del mio blog una delle mie canzoni preferite, "Wicked Game".
L'ho sentita in streaming a radio rockfm e, presa dalla curiosità, sono andata a vedere il video di Chris su youtube...che dire del video...
è davvero brutto!
Credo non esista nulla di più terrificante dell'abbinamento spiaggia con palme+uomo in canotta e jeans ma senza scarpe+ figa stranamente truccata e dai capelli arruffati, ma la canzone rimane davvero un super classicissimo!!!eheheheh!!

tanto amore a tutto il mondo!!!!

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venerdì, settembre 21, 2007

Lavoro e precariato

Voglio riportare per intero (a scopo divulgativo, è importante) la prefazione presente nel libro "Schiavi Moderni" che potete trovare nel sito di Beppe Grillo (lo potete sia scaricare che comprare), prefazione scritta dal premio Nobel per l’Economia Joseph E. Stiglitz .
Ora
Personalmente,e ammetto l'ignoranza , non mi sono mai preoccupata di sapere cos'abbia fatto questo signore nella sua vita per meritare un Nobel...A tal riguardo Wikipedia arriva in aiuto dicendomi: "Il contributo più famoso di Stiglitz alla teoria economica riguarda lo screening, una tecnica usata da un agente economico che voglia acquisire informazioni - altrimenti private - da un altro. È per questo contributo alla teoria delle "asimmetrie informative" che ha condiviso il premio Nobel con George A. Akerlof e A. Michael Spence."
Benissimo, primo problema risolto.
Il secondo problema che si affaccia di conseguenza, è capire di che accidenti si parla, ma la mia mente si rifiuta di capire cosa sia una asimmetria informativa.
Lasciamo stare, non è di questo che voglio (senza contare il "posso") parlare in questo post.
Voglio parlare invece, della bella lettera (chiara, esaustiva, benchè l'argomento non sia altrettanto "bello") che il Nobel scrive a Grillo riguardo il lavoro flessibile, il precariato e la difficoltà del mercato di espandersi.

Caro Beppe,dall’Italia mi giungono notizie allarmanti: la legge sul primo
impiego viene ritirata in Francia dopo poche settimane di
mobilitazione studentesca e da voi la legge 30 resiste senza
opponenti dopo anni.
Permettimi allora una breve riflessione. Nessuna opportunità
è più importante dell’opportunità di avere un lavoro. Politiche
volte all’aumento della flessibilità del lavoro, un tema che
ha dominato il dibattito economico negli ultimi anni, hanno
spesso portato a livelli salariali più bassi e ad una minore
sicurezza dell’impiego. Tuttavia, esse non hanno mantenuto
la promessa di garantire una crescita più alta e più bassi tassi
di disoccupazione. Infatti, tali politiche hanno spesso
conseguenze perverse sulla performance dell’economia, ad
esempio una minor domanda di beni, sia a causa di più bassi
livelli di reddito e maggiore incertezza, sia a causa di un
aumento dell’indebitamento delle famiglie. Una più bassa
domanda aggregata a sua volta si tramuta in più bassi livelli
occupazionali.
Qualsiasi programma mirante alla crescita con giustizia
sociale deve iniziare con un impegno mirante al pieno
impiego delle risorse esistenti, e in particolare della risorsa
più importante dell’Italia: la sua gente. Sebbene negli
ultimi 75 anni, la scienza economica ci abbia detto come
gestire meglio l’economia, in modo che le risorse fossero
utilizzate appieno, e che le recessioni fossero meno
frequenti e profonde, molte delle politiche realizzate non
sono state all’altezza di tali aspirazioni. L’Italia necessita
di migliori politiche volte a sostenere la domanda aggregata;
ma ha anche bisogno di politiche strutturali che vadano oltre
Di Joseph E. Stiglitz
premio Nobel per l’Economia
Questo libro è concesso in licenza Creative Commons. E’ vietata ogni forma di vendita.
- e non facciano esclusivo affidamento sulla flessibilità del
lavoro. Queste ultime includono interventi sui programmi di
sviluppo dell’istruzione e della conoscenza, e azioni dirette
a facilitare la mobilità dei lavoratori. Condivido l’idea per cui
le rigidità che ostacolano la crescita di un’economia debbano
essere ridotte. Tuttavia ritengo anche che ogni riforma che
comporti un aumento dell’insicurezza dei lavoratori debba
essere
accompagnata da un aumento delle misure di
protezione sociale. Senza queste la flessibilità si traduce
in precarietà. Tali misure sono ovviamente costose. La
legislazione non può prevedere che la flessibilità del lavoro
si accompagni a salari più bassi; paradossalmente, maggiore
la probabilità di essere licenziati, minori i salari, quando
dovrebbe essere l’opposto. Perfino l’economia liberista
insegna che se proprio volete comprare un bond ad alto
rischio (tipo quelli argentini o Parmalat, ad alto rischio di
trasformazione in carta straccia), vi devono pagare interessi
molto alti. I salari pagati ai lavoratori flessibili devono esser
più alti e non più bassi, proprio perché più alta è la loro
probabilità di licenziamento.
In Italia un precario ha una probabilità di esser licenziato
nove volte maggiore di un lavoratore regolare, una probabilità
di trovare un nuovo impiego, dopo la fine del contratto,
cinque volte minore e fino al 40% dei lavoratori precari è
laureato. Ma se li mettete a servire patatine fritte o nei
call-center, perché spendere tanto per istruirli?
Grazie per l’ospitalità.

martedì, settembre 18, 2007

Il mio malessere da cittadina



Ieri sera ho seguito "Porta a Porta" perchè volevo capire e sentire con le mie orecchie cosa avrebbero discusso Vespa, Prodi e gli altri ospiti, della "minaccia" Vday,del vuoto politico colmato da un comico ecc.ecc. e devo dire, che ciò di cui hanno discusso non mi ha soddisfatto per nulla.
Si interrogavano sul perchè del malessere dei cittadini,il perchè della sfiducia riguardo la classe politica, forse c'è bisogno di più fatti e meno seghini? Potrebbe essere una risposta per esempio, visto che ogni cosa che si tocca è tassata. E di questo infatti hanno discusso. ma è davvero tutto qui il malessere dei cittadini?
Non posso parlare per conto di altri, non ho dati nè statistiche alla mano, ma il mio malessere non è solo rivolto alle tasse accidenti; l'informazione per esempio fa schifo, i canali televisivi sono un'accozzaglia di rifiuti ed i TG RAI modificano le notizie a seconda di come aggrada a determinate persone, si sente la zampaccia della politica nei servizi giornalistici , è solo una mia impressione? Non penso.Un esempio lampante? Il video delle Iene in cui si dimostrava che un parlamentare su tre faceva uso di droghe leggere è stato ritirato dal garante della privacy, è impossibile da trovare persino in rete. Però non mancano le notizie degli attori cocainomani, notizie e speciali e dibattiti che si protraggono per settimane. E dove vogliamo mettere vallettopoli e Lele MOra?Che due maroni in quel periodo non se ne poteva più degli speciali delle donne che si lasciavano corrompere, degli uomini che Mora si portava a casa, di Woodcock e delle sue imprese di paladino della giustizia...Per carità, non dico che non ci debba essere pure questo, ma non solo questo cazzo!
E la legge sull'indulto? Credono forse che ce la possiamo dimenticare? Quanta gente è uscita dalle carceri grazie a quella legge? Chi era veramente favorevole e parte il parlamento e quella persona aberrante che prende il nome di Mastella? E non crea malessere venire a sapere del passato di Mastella, per esempio che era ospite d'onore insieme a Cuffaro al matrimonio di Campanella, pentito ed ex mafioso DOC, nel luglio del 2000?
Ed il caso Buttiglione?
E non creano malessere le varie scalate alle banche, all'RCS, capire che è tutta la stessa cricca di persone che mettono le mani in pasta e arraffano soldi, tanto chi ci perde davvero denaro non sono loro ma l'investitore medio-piccolo che si ritrova inculato. E non crea disagio tra i cittadini sapere delle agevolazioni dei parlamentari, sapere dei loro stipendi e intanto continuare apagare un mutuo di 35 anni per comprare casa?
E le assicurazioni salatissime? E le telecomunicazioni?
Il paese è governato da gente vecchia che non ne sa un cazzo di internet o non ne vuole sapere, che non agevola la conoscenza e la diffusione di metodi alternativi e meno costosi come Skype per esempio. Pensate se invece di fare pubblicità a quell'inutilità del digitale terrestre, vecchio ancora prima di uscire ed essere tanto cullato dall'informazione, si fosse puntato sulla rete e sulle agevolazioni per avere tutti un acesso ad internet a poco prezzo...e pensate se ci fossero state agevolazioni per i pacchetti skype, in maniera da non dover più pagare la telefonia fissa, perchè è cosa superata ormai. E ancora i pacchetti calcio, partite, cagate varie...
E il lavoro?
E l'immigrazione? Problema immigrazione trattato,o meglio filtrato sulla problematica dei lavavetri e sul "no" deciso della costruzione di una nuova Moschea a Lodi di quella mente superiore che è Calderoli che parla di un Maiale-Day. Ecco, la settimana scorsa il Corriere della Sera ha dedicato una paginata all'argomento...una pagina per un pazzo che ha la possibilità di apparire sui giornali. L'immigrazione esiste, come esiste l'intolleranza per gli zingari e per tutti gli abusivi che più che casino non fanno...ma l'unica risposta sembra essere o il silenzio o Calderoli...
Ma quante cose ho dimenticato o trattato in maniera leggerissima?
Questo crea solo malessere? questo crea incazzatura a manetta, ecco cosa crea.

NOn bastano più i fuochi d'artificio per tenere occupati noi zombies.

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lunedì, settembre 17, 2007

Sentenza Andreotti

...e relativo video delle Iene.

Ci tengo a pubblicare questo post perchè mi è capitato giusto due giorni fa di discutere sulla sentenza Andreotti del 2003 e sentire le parole "assolto" e "ingiustamente",dove "ingiustamente" credo fosse riferito forse alle vicissitudini di questo "pover'uomo" con la giustizia. Lasciamolo campare poverino,è anziano,ed è vero, ma un anziano che potrebbe solo aiutare in maniera decisiva a ripulire il paese, e la politica, dalla fitta rete della mafia,degli omicidi, delle estorsioni, degli imbrogli, delle mazzette e via di questo passo.Il solo pensiero di un Andreotti pentito, credo che porterebbe alla combustione spontanea molte persone!
Comunque, è giusto pensare ad Andreotti come una vittima della giustizia e dei giudici visto come la televisione ed i giornalisti hanno trattato (e velocemente liquidato) la faccenda.
La sentenza assolve il Senatore Andreotti dall'accusa di associazione mafiosa, è vero, MA SOLO per il periodo che va dal 1980 in avanti per insufficenza di prove, perchè FINO al 1980 è stata provata dai giudici l'associazione mafiosa e la collaborazione da parte di Andreotti con boss mafiosi di spicco.
Fino al 1980.
Quindi, se si va a sbirciare in rete, su Wikipedia per esempio, si può trovare la vita politica del Senatore al governo, che parte nel 1947, anno in cui Andreotti esordì come uomo di Governo.
Copio e incollo da Wikipedia:
"Fu nel 1947 che Andreotti esordì come uomo di governo, diventando sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel quarto governo De Gasperi carica mantenuta fino al 1954. A questa si sarebbero succedute altri innumerevoli incarichi, tanto che Andreotti fu presente in quasi tutti i governi della Prima Repubblica (Montanelli lo definì "l'onnipresente"; Totò nel film "Antonio La Trippa" fa dire alla moglie che voterà per "Giulio" perché "non c'è rosa senza spine, non c'è governo senza Andreotti"). Fu Ministro della Difesa, nei primi anni Sessanta quando esplose lo scandalo dei fascicoli SIFAR e del Piano Solo, un presunto progetto di un golpe neofascista, promosso secondo il settimanale L'Espresso dal generale missino De Lorenzo. Andreotti fu nominato da una successiva legge, responsabile della distruzione dei fascicoli, con cui il Sifar aveva schedato importanti politici italiani, di cui aveva composto dei ritratti poco favorevoli. Alcuni, però sostengono che Andreotti non abbia però proceduto alla distruzione dei fascicoli, ma li abbia conservati."

E ancora (usando come fonte Wikipedia):

"Nel 1972 Giulio Andreotti diventa per la prima volta, presidente del Consiglio, incarico che reggerà, alla guida di due esecutivi, fino al 1973. Continua a ricoprire incarichi di primo piano, nei successivi esecutivi, tra cui il ruolo di Ministro degli Esteri. In questo campo, le sue abilità di mediatore, già emerse nella capacità di mediare fra le varie correnti della DC. Infatti egli si impegnò a comporre, nel segno della mediazione, importanti relazioni orientate verso la distensione. Sempre coerente con la scelta atlantica, fatta dal suo maestro, Alcide De Gasperi, nella divisione di schieramenti della guerra fredda, coltivò proficui rapporti anche con i paesi del Mediterraneo, aprendo il filone del filoarabismo che fino ad allora era stato percorso solo in via non governativa (dall'ENI di Enrico Mattei). Dopo l'Atto di Helsinki, che diede valenza internazionale alla richiesta occidentale di democratizzazione dell'Est, colse l'occasione per un'intensa stagione di affari economici tra l'Italia e l'Unione sovietica."

Siamo solo arrivati al 1972, anno in cui il Senatore Andreotti divenne Presinde del Consiglio...ne manca di tempo per arrivare fino alla primavera del 1980, periodo in cui la Corte d'Appello condanna per associazione mafiosa.
Direi che 30 di associazione mafiosa siano sufficenti per far rabbrividire qualsiasi persona visto che Andreotti compare ancora nelle nostre case grazie alla Tv, e dopo il processo, non dimentichiamo che gli esponenti di spicco politici si sono complimentati con lui per essere uscito vincente dal tribunale.
Ma allora perchè Andreotti non marcisce in gale invece di occupare ancora il posto che occupa e comparire in Tv sorridente?
Perchè, benchè colpevole fino al 1980, è passato troppo tempo da quei fatti ed è caduto tutto in PRESCRIZIONE.

Come legge la Iena nel suo filmato, a pag.169 della sentenza Andreotti si legge chiaramente:
"...e stabilisce, nel periodo antecedente al 1980, la SUSSISTENZA di relazioni AMICHEVOLI e DIRETTE di Andreotti con ESPONENTI MAFIOSI DI SPICCO".

Io credo sia importante tenere ben presente questo fatto storico per capire fino a che punto la televisione ed i giornali (le nostre fonti di informazione quotidiana) possano rigirare la storia dandoci una visione dei fatti mooolto ma mooolto diversa dalla realtà. Perchè una sentenza (come ricorda sempre il giornalista Travaglio) non è discutibile, è un fatto.

ed ecco il video delle Iene
(video che ho trovato su youtube.com e che stranamente non si può vedere nell'archivio del sito ufficiale delle Iene, tutti gli altri ovviamente sì)

mercoledì, settembre 05, 2007

Il perchè il disegnatore...

...non dovrebbe mai tirarsela!

Perchè ci sono davvero dei talenti mostruosi in giro, persone che hanno delle mani fatate e che sono continuamente alla ricerca della forma, della materia con matite e colori ad olio. Illustrazioni davvero incredibili.
Questo sito è incredibile! per i disegni che contiene e la perfezione con cui sono fatti...mi sono commossa di fronte alla grandezza di M.Hussar, talento quasi caravaggesco che lascia libero sfogo alla pazzia.Stupendo!
E stupendi tutti gli altri disegnatori.



ma quanto è bella questa damina così morbosamente sensuale? e non è stupendo il bianco candido del corpo e del viso, quasi di porcellana, che poi si tramuta i nero e rosso intenso di quella specie di calippo all'amarena?
sono commossa....

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martedì, settembre 04, 2007

Pubblicazioni all'estero; un'esperienza

Ieri mattina ho trovato nella casella di posta l'e-mail di Sergio Algozzino, un fumettista di Palermo, il quale mi chiedeva di inserire gli argomenti trattati riguardo la ritenuta d'acconto e il contratto di lavoro nel progetto "Kinart,lezioni di fumetto on-line". Sono contenta della richiesta, non tanto per me (ovviamente) ma per il fatto di dare visibilità all'argomento (a mio avviso parecchio importante),visibilità che non ha su un blog sparuto come il mio. Rischia di non servire, ecco.
Comunque
Quello che volevo trattare oggi è un argomento che di primo acchitto può sembrare banale, e forse lo è per chi lavora con l'estero normalmente, ma credo possa tornare utile ad un fumettista o illustratore che si ritrova a fronteggiare la situazione, per la prima volta, di vendere i diritti per un'unica pubblicazione ad una Casa Editrice estera.
Quasi due anni fa, l'ufficio amministrazione (mi sembra...) di Focus Storia mi comunicò l'intenzione di Muy Historia, gemella rivista di storia spagnola sempre facente parte del gruppo Gruner, di comprare i diritti di alcune mie illustrazioni che avevo già pubblicato per l'Italia. Io ne ero ovviamente felice!
Passato l'entusiasmo del momento però si presentò il problemino burocratico. Da Milano mi dissero che c'erano due possibilità per la vendita: affidarsi agli agenti della casa editrice di MIlano lasciando a loro la parte burocratica e quindi una percentuale della vendita, oppure fare da sola e in tal caso, mi avrebbero dato tutti i contatti necessari alla transazione. Io scelsi la seconda ipotesi e, a transizione eseguita me ne pentii.
E' una scelta questa da ponderare, non basta pensare in piccolo con la frase "E' una situazione che posso gestire da sola così mi tengo la percentuale"...perchè se è vero che da una parte la percentuale che spetterebbe all'agente rimane a noi(cifra per altro irrisoria) , è anche vero che, se non siamo abbastanza professionali ed esperti, ci bruciamo un contatto...ed io credo proprio di essermelo bruciata quel contatto con la mia fretta!!Ma vabbè,con gli errori si impara, no??
La transazione avvenne ma un po' a rilento perchè non riuscivo a farmi intendere dal mio contatto spagnolo, la mia ansia era quella di non potere effettuare una ritenuta d'acconto e non sapevo a chi chiedere per dare risposta alle mie domande.Impiegai il tempo di 3 e-mail per capire che volevano dalla Spagna e poi ci furono altri problemi a passare le illustrazioni, per non so quale motivo.
A conti fatti, avrei dovuto lasciare tutto in mano alla casa editrice milanese per diversi motivi parecchio rilevanti come: sapevano fare il loro lavoro, avrebbero sicuramente spuntato più soldi di quanti non ne presi io, avrei avuto la possibilità di vendere altre illustrazioni a quella rivista. Nessun editore di un certo rilievo ha voglia di tribolare e perdere tempo dietro l'inesperienza di un disegnatore, questa è la verità.
A mio avviso quindi, è meglio scegliere di prendere qualche soldo in meno,ma essere certi di prenderlo, oltre che avere più possibilità di continuare a lavorare in futuro.

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