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martedì, settembre 04, 2007

Pubblicazioni all'estero; un'esperienza

Ieri mattina ho trovato nella casella di posta l'e-mail di Sergio Algozzino, un fumettista di Palermo, il quale mi chiedeva di inserire gli argomenti trattati riguardo la ritenuta d'acconto e il contratto di lavoro nel progetto "Kinart,lezioni di fumetto on-line". Sono contenta della richiesta, non tanto per me (ovviamente) ma per il fatto di dare visibilità all'argomento (a mio avviso parecchio importante),visibilità che non ha su un blog sparuto come il mio. Rischia di non servire, ecco.
Comunque
Quello che volevo trattare oggi è un argomento che di primo acchitto può sembrare banale, e forse lo è per chi lavora con l'estero normalmente, ma credo possa tornare utile ad un fumettista o illustratore che si ritrova a fronteggiare la situazione, per la prima volta, di vendere i diritti per un'unica pubblicazione ad una Casa Editrice estera.
Quasi due anni fa, l'ufficio amministrazione (mi sembra...) di Focus Storia mi comunicò l'intenzione di Muy Historia, gemella rivista di storia spagnola sempre facente parte del gruppo Gruner, di comprare i diritti di alcune mie illustrazioni che avevo già pubblicato per l'Italia. Io ne ero ovviamente felice!
Passato l'entusiasmo del momento però si presentò il problemino burocratico. Da Milano mi dissero che c'erano due possibilità per la vendita: affidarsi agli agenti della casa editrice di MIlano lasciando a loro la parte burocratica e quindi una percentuale della vendita, oppure fare da sola e in tal caso, mi avrebbero dato tutti i contatti necessari alla transazione. Io scelsi la seconda ipotesi e, a transizione eseguita me ne pentii.
E' una scelta questa da ponderare, non basta pensare in piccolo con la frase "E' una situazione che posso gestire da sola così mi tengo la percentuale"...perchè se è vero che da una parte la percentuale che spetterebbe all'agente rimane a noi(cifra per altro irrisoria) , è anche vero che, se non siamo abbastanza professionali ed esperti, ci bruciamo un contatto...ed io credo proprio di essermelo bruciata quel contatto con la mia fretta!!Ma vabbè,con gli errori si impara, no??
La transazione avvenne ma un po' a rilento perchè non riuscivo a farmi intendere dal mio contatto spagnolo, la mia ansia era quella di non potere effettuare una ritenuta d'acconto e non sapevo a chi chiedere per dare risposta alle mie domande.Impiegai il tempo di 3 e-mail per capire che volevano dalla Spagna e poi ci furono altri problemi a passare le illustrazioni, per non so quale motivo.
A conti fatti, avrei dovuto lasciare tutto in mano alla casa editrice milanese per diversi motivi parecchio rilevanti come: sapevano fare il loro lavoro, avrebbero sicuramente spuntato più soldi di quanti non ne presi io, avrei avuto la possibilità di vendere altre illustrazioni a quella rivista. Nessun editore di un certo rilievo ha voglia di tribolare e perdere tempo dietro l'inesperienza di un disegnatore, questa è la verità.
A mio avviso quindi, è meglio scegliere di prendere qualche soldo in meno,ma essere certi di prenderlo, oltre che avere più possibilità di continuare a lavorare in futuro.

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