MerdaFriends: gli amici che tutti vorrebbero portare nel taschino dei jeans!!

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venerdì, dicembre 30, 2005

Inutile Negare

L'ho messo come commento,ma meglio postarlo anche qui.
Che leggano tutti!
Laura, smettila di spacciarti per quella che possiede elisir o doti magiche...e accetta l'inevitabile.
Aggiorna il profilo.
Tra poco compi 28 anni, altro che 26.....
Dai.

Adesso vado a spaccare lo stereo perché è tre volte che passano i negramaro e mi sta prendendo l'acidità di stomaco.

Ah, per chi non lo passasse con noi (tze!e come vi divertirete????)
BUON CAPODANNO E BUON ANNO NUOVO!!!

venerdì, dicembre 23, 2005

FORTUNA CHE C'è LA MAGIA.....(da:Vale)

amiciui!! sono sotto con Harry Potter: dopo essermi innamorata dei film mi sono decisa- tardi!!- a leggere i libri, e...sono bellissimi!!!
la magia c'è, e fa cose....magiche!!
la magia può tutto, e si fottano anche gli elfi del signore degli anelli: quella fighetta di Arwen se la mettiamo contro Albus Silente non la scampa di certo!!!
anche Babbo Natale è magico, se no non si spiegherebbero alcune cose.
copioincollo un articoletto che mi è arrivato tramite mail, porta la firma di "Alessio-santa barbara"
non so se si tratta della famosa santa barbara statunitense o magari ce n'è una in italia...beh spero che l'autore non me ne voglia se pubblico qui il suo simpaticissimo calcolo!!

Nessuna specie conosciuta di renna può volare. Ci sono però 300.000
specie di organismi viventi ancora da classificare e, mentre la
maggioranza di questi organismi è rappresentata da insetti e germi,
questo non esclude completamente l'esistenza di renne volanti, che
solo Babbo Natale ha visto.
Ci sono due miliardi di bambini (sotto i 18 anni) al mondo. Dato però
che Babbo Natale non tratta con bambini Musulmani, Hindu , Buddisti e
Giudei, questo riduce il carico di lavoro al 15% del totale, cioè
circa 378 milioni. Con una media di 3,5 bambini per famiglia, si ha
un totale di 98,1 milioni di locazioni. Si può presumere che ci sia
almeno un bambino buono per famiglia.
Babbo Natale ha 31 ore lavorative, grazie ai fusi orari e alla
rotazione della terra, assumendo che viaggi da Est verso Ovest.
Questo porta ad un calcolo di 82 2,6 visite per secondo. Questo
significa che, per ogni famiglia Cristiana con almeno un bambino
buono, Babbo Natale ha circa un millesimo di secondo per:

1. trovare parcheggio(cosa questa semplice, dato che può parcheggiare
sul tetto e non ha problemi di divieti di sosta);
2. saltare giù dalla slitta;
3. scendere dal camino;
4. distribuire il resto dei doni sotto l'albero di Natale;
5. mangiare ciò che i bambini mettono a sua disposizione;
6. risalire dal camino;
7. saltare sulla slitta;
8. decollare per la successiva destinazione.

Assumendo che le abitazioni siano distribuite uniformemente (che
sappiamo essere falso, ma accettiamo per semplicità di calcolo),
stiamo parlando di 1.248 Km per ogni fermata, per un viaggio totale
di 120 milioni di Km.
Questo implica che la slitta di Babbo Natale viaggia a circa 1040 Km/
sec, a 3000 volte la velocità del suono. Per comparazione, la sonda
spaziale Uliss (la cosa più veloce creata dall'uomo) viaggia appena
a 43,84 Km/sec, e una renna media a circa 30 Km/h.
Il carico della slitta aggiunge un altro interessante elemento:
assumendo che ogni bambino riceva una scatola media di Lego (del peso
di circa 1 Kg), la slitta porta circa 378.000 tonnellate, escludendo
Babbo Natale (notoriamente sovrappeso).
Sulla terra, una renna può esercitare una forza di trazione di circa
150 Kg. Anche assumendo che una "renna volante" possa trainare 10
volte tanto, non è possibile muovere quella slitta con 8 o 9 renne,
ne serviranno circa 214.000. Questo porta il peso, senza contare la
slitta, a 575.620 tonnellate. Per comparazione, questo è circa 4
volte il peso della nave Queen Elizabeth II. Sicuramente, 575.620
tonnellate che viaggiano alla velocità di 1040 Km/sec generano
un'enorme resistenza. Questa resistenza riscalderà le renne allo
stesso modo di una astronave che rientra nell'atmosfera. Il paio di
renne di testa assorbirà 14,3 quintilion i di Joule per secondo. In
breve si vaporizzerà quasi istantaneamente, esponendo il secondo paio
di renne e creando assordanti onde d'urto (bang) soniche. L'intero
team verrà vaporizzato entro 4,26 millesimi di secondo.

...a me quelle 214.000 renne che dovrebbero servire a trainare la slitta, fanno davvero ridere!!!

Vale

venerdì, dicembre 16, 2005

Regalino!

Per tutti i fortunati membri merdafriends e per tutti quelli che guardando l'immagine del proprio desktop pensano..."per dinci...che noia sta roba"...
per tutti quelli che accendendo il proprio computer vorrebbero ammirare immagini frizzantine e friccicarelle...
ECCO A VOI IL DESKTOP DEI MERDAFRIENDS!!!!
oh yea!



AUGURIIII

giovedì, dicembre 15, 2005

Conto alla rovescia...

PER IL PENSIONATO TOUR!!!


Hola siori del blog,
parte il conto alla rovescia per la data ormai ufficiale del primo concerto dei Musichisti (acustico) presso il pensionato di Retorbido, provincia di pavia!uff...che emozione e che fermento nell'aria!!
Buschi so già che ci saprà stupire con le sue improvvisazioni!
questa sera ancora prove in saletta da Cane...domani pure...evvabbene che magari sono un po' sordini i vecetti, ma noi abbiamo una reputazione da salvaguardare, almeno nei confronti degli infermieri e dei parenti per dinci!
rapido saluto quindi, posterò le foto dell'evento....CAMI RICORDATI LA MACCHINA FOTOGRAFICA!!
miao

la


"MA DAI...NON CI POSSO CREDERE...IL PENSIONATO TOUR!CHE FICATA!voglio esserci anch'io!!"
"embè che aspetti?? basta che ti presenti al pensionato di retorbido domenica alle 16 , è facilissimo arrivare"
"e allora ci sarò per dinci!anche a costo do perdere il giro di negozi della domenica pomeriggio sotto natale"
"e fai troppo bene, I Musichisti fanno bene allo spirito, ricodati bene queste mie parole"
"giusto fratello...parole sante"

lunedì, dicembre 12, 2005

Questo lo conosco....

di Paolo STAmeglio


In aperta violazione alla legge sulla privacy, sottopongo alla vostra gentile attenzione la foto di un simpatico avventore del mio alberghetto.

Non vi ricorda proprio nessuno ???

mercoledì, dicembre 07, 2005

Jeeg Robot di DI Paolo STAmeglio

Volevo solo andare a leggere la mia posta, e cosa ti trovo? un link alle leggende metropolitane che mi hanno fatto crescere e tutt'ora annovero tra le mie 'certezze della vita'.
Essendo, una di loro, stata chiamata in causa su queste pagine, riporto il testo integrale.
Mentre leggete io starò cercando altre certezze a cui appendere la mia inutile esistenza....


Ps il link al video funziona.


'Tony, Tonio e Pelù e la leggenda non c’è più

Sono sicuro di iscrivermi ad un partito affollato dichiarandomi particolarmente affascinato dalle leggende metropolitane, quelle storie infondante che provengono da chissà dove e passano di bocca in bocca senza che nessuno si sogni di metterne in dubbio l’autenticità nè di verificare le fonti.
Si va dalle leggende diventate ormai “da manuale", immortalate in libri e canzoni, come quella dell’autostoppista misterioso che immancabilmente si scopre essere un uomo (o una donna) che ha perso la vita su quella stessa strada tanti anni prima, a tutti gli aneddoti (dal cane che invece era un topo alla tipa che te la dà ma poi la mattina ti svegli da solo e trovi la scritta sullo specchio “benvenuto nell’aids") raccolti da Elio e le storie tese nella splendida “Mio cuggino“.
Spesso le leggende metropolitane vivono perchè parlano di persone non meglio identificate e luoghi non meglio precisati, allora diventa facile crederci, anzi può essere imbarazzante sostenere il contrario. Ve lo dico per esperienza personale, visto che dopo aver letto un libro che ne cataloga un bel po’ (Leggende metropolitane, appunto) ho provato un paio di volte a spiegare a chi le raccontava premettendo “mi ha detto una mia amica che ad una sua amica è successo…” che in realtà quella era la derivazione di una storiella che girava uguale uguale uguale in America dagli anni 50, ma ho raccolto sguardi truci e scetticismo ("che, stai dicendo che l’amica mia racconta balle?").
Storia diversa sono le leggende metropolitane che coinvolgono personaggi più o meno famosi. Lì dovrebbe essere più facile stabilire cosa è vero e cosa è falso, ciò nonostante ne girano di meravigliose: come la storia che il codice riportato sul retro di Thriller (un disco di Micheal Jackson che ha venduto una quarantina di milioni di copie) fosse in realtà il numero di telefono dello stesso cantante (pensate a quel povero cristo che aveva effettivamente quel numero) o la caterva di prove raccolte nel corso degli anni come dimostrazione del fatto che Paul McCartney sarebbe morto nel 1965 (in quel caso complimenti al sosia che l’ha sostituito, visto il suo contributo alla discografia mondiale da Revolver in poi).
Ma perchè, vi chiederete voi, vi sto parlando di leggende metropolitane? Beh, è semplice: perchè da questo blog ne vedo passare parecchie. Alcune sono palesemente impossibili e destinate ad avere scarsa fortuna: ad esempio qualcuno è passato da qui riportando una voce secondo la quale Cristina D’Avena sarebbe in realtà un trans. Nel caso sarebbe uno dei trans più precoci della storia, visto che a tre anni e mezzo partecipò (come bambina) allo Zecchino D’oro.
Altre sembrano avere maggior successo: abbiamo già parlato della presunta morte dello Chef Tony. Una leggenda metropolitana in piena regola (sempre sperando che non sia vera). Infatti lo Chef è noto, ma non è così al centro delle cronache e dello starsystem da permettere a qualcuno di provare che sia tutt’ora in vita. Noi riteniamo sia vivo, ma finora non si è visto nessuno in grado di fornire una singola prova, il che dà adito a chiunque voglia andare in giro a diffondere ulteriormente la storia della sua morte.
Ma la facilità nel reperire prove non è sufficiente a fermare una leggenda metropolitana: sono arrivate qui diverse persone alla ricerca di notizie sulla morte (per overdose, guardate che quando ci si mettono sono dei geni) dell’attore che interpretava Tonio Cartonio, star delle prime edizioni del programma per bambini La melevisione.
Bene, io ci ho messo due minuti a trovare un link che smentisce tutto. Noto però che la voce gira ancora e con una certa forza. L'’utilizzo di google è ancora così limitato?
Da questo punto di vista è semplicemente esemplare il caso di Piero Pelù, che secondo molti sarebbe l’interprete della sigla del cartoon Jeeg Robot d’acciaio. La leggenda si sarebbe potuta considerare ufficialmente smentita (forse con mai accaduto prima) già da qualche anno, quando, in prima serata e su Italia Uno, il vero cantante di quella sigla si è esibito dal vivo durante il programma Macchemù.
Eppure la voce ha continuato a girare, tant’è vero che lo stesso Pelù l’ha dovuta smentire in una delle ultime puntate de Le Iene.
Nel caso vi capitasse qualcuno che ancora lo sostiene, potrete facilmente smontarlo dicendogli “l’ha detto lui in televisione” e, se lui fa ancora lo scettico, gli potete anche dare il link al video.
Siete fortunati, non succede quasi mai.'


Paolo Stameglio.

domenica, dicembre 04, 2005

Fumettisti:che gente!!

e' risaputo che i fumettisti siano gente molto fantasiosa.
è infatti tradizione che a Natale ci si scambi i consueti auguri attraverso un'illustrazione fatta di propria mano , che viene speditta tramite posta elettronica a tutti i conoscenti.

apro allora lo spazio degli omaggi natalizi , che verranno postati a natale in questo blog.
una piccola galleria di immagini fatte da tutti anche da chi fumettista non è.

date libero sfogo alla fantasia e alla vostra creatività, create create create.
e inviate, naturalmente!

lo snaff
( Il GianFe )



ps .non avendo soldi nel cell rispondo a laura:si ho visto il nuovo logo,è fighissimooooooooo
ciaz

sabato, dicembre 03, 2005

Dakosaurus Ardiniensis

leggete un po' l'articolo!
il fossile è stato battezzato Godzilla per la somiglianza col famoso mostrolone giapponese....ma le dimensioni del fossile fanno davvero paura!



Buenos Aires (Argentina) – Dagli abissi dell'Oceano riemerge una creatura mostruosa: un rettile di quattro metri di lunghezza con una fila di cinquantadue denti affilati come lame di rasoi, che lo rendono un predatore spietato. Non si tratta della trama di un film dell'orrore, ma di uno straordinario esemplare di fossile scoperto nel 1996 da un'equipe di paleontologi argentini, guidati dalla scienziata di origini italiane Zulma Gasparini, nella prateria di Tril, presso la località di Chos Malal, nella provincia di Neuquén, e che, dopo un minuzioso lavoro di ricostruzione, si è guadagnato l'articolo di copertina del numero di dicembre del National Geographic.

Secondo le ricerche compiute da Zulma Gasparini e dai sui collaboratori, Luis Spalletti e Diego Pol, il fossile andrebbe attribuito ad una creatura vissuta all'incirca 135 milioni di anni fa. Una mostro marino con fauci da dinosauro e coda simile a quella di uno squalo, che i ricercatori hanno battezzato Dakosaurus Andiniensis .

"Si tratta di una creatura che si collocava in cima alla catena alimentare: un predatore di prima classe che si nutriva di qualsiasi cosa trovasse lungo la sua strada , compresi dinosauri marini fino a sette metri di lunghezza e altri coccodrilli preistorici" ha spiegato la Gasparini al quotidiano argentino "La Nacion", definendo scherzosamente l'enorme coccodrillo "il cattivo ragazzo dei mari". "Alcuni anni fa – ricorda la ricercatrice italo-argentina, docente di paleontologia dei vertebrati presso la la Facultad de Ciencias Naturales de la Universidad de La Plata – osservando alcune collezioni di fossili conservate al Museo de San Rafael de Mendoza, mi imbattei nel frammento del muso di un coccodrillo marino che mi apparve stranissimo: aveva pochi denti e una struttura cranica diversa dall'idea che abbiamo dei coccodrilli marini del giurassico" .

"I coccodrilli dell'epoca giurassica - conferma Diego Pol, uno degli scienziati che ha contribuito alla ricostruzione del Dakasauro dal laboratorio dell'Università dell'Ohio, negli Stati Uniti, dove sta completando un post- dottorato – erano caratterizzati da un muso dalla forma tubulare, con numerosi e piccoli denti di cui si servivano per cibarsi di piccoli pesci".

Nel 1995 la Gasparini pubblicò una breve descrizione del nuovo coccodrillo giurassico; all'epoca le prime osservazioni scientifiche sul Dakosaurus Andiniensis passarono inosservate. Negli ambienti della ricerca tuttavia, qualcuno aveva letto l'articolo e l'anno successivo, i tecnici del Museo Olsacher de Zapala chiamarono la scienziata di origini italiane per sottoporre alle dall'oceanosue indagini il fossile di un cranio appena rinvenuto nella Pampa de Tril. "Il fossile era coperto in tal modo dalla roccia che era impossibile da identificare –spiega la Gasparini – tuttavia avevo il sospetto che esso avesse qualcosa a che vedere con l'altro coccodrillo, e la ricerca vera e propria ha avuto inizio".

Il processo di pulizia del fossile, preliminare allo studio, è durato tre anni, conduce a un risultato sorprendente. Il fossile aveva l'aspetto di un dinosauro, al punto che, durante il periodo successivo in cui Gasparini, Spalletti e Pol cercavano di risalire alla reale natura del grosso coccodrillo, molto paleontologi suggerirono la possibilità che potesse trattarsi semplicemente di un dinosauro.

"Il Dakosauro – sottolinea Diego Pol – possedeva una dentatura simile a quella dei grandi dinosauri, come il tirannosauro, con denti della lunghezza compresa tra i 5 e i 10 centimetri con capaci di tagliare e sgranare la preda". Ma nonostante le apparenze rimane un coccodrillo, sebbene si tratti di un coccodrillo mai incontrato prima in paleontologia. "Il Dakosauro cambia radicalmente la nostra idea in merito a come fossero i coccodrilli marini del giurassico – segnala Pol – perché dimostra come questo tipo rettile occupassero non solo il ruolo di piccolo predatore, come si è sempre creduto, ma anche di grande predatore, alla stregua dei dinosauri carnivori più voraci".

Sebbene non si conosca ancora la distribuzione geografica che il Dakosauro possa aver avuto durante l'era giurassica, non vi sono dubbi sul fatto che il rettile abitava le acque che bagnavano un golfo del diametro di 12 mila chilometri e le cui coste corrispondevano a quello che è oggi la parte nord-orientale della Patagonia argentina; all'epoca la catena delle Ande non si era ancora elevata, e l'attuale territorio del Cile era interamente ricoperto dell'oceano.

News ITALIA PRESS

Tetti imbiancati dalla neve

Sono appena tornata dalla consueta passeggiatina notturna con cane a seguito...o per meglio dire: il mio cane Ryu è appena tornato dalla consueta passeggiatina notturna con padrona a seguito.
stando davanti al computer prima di uscire, non avevo fatto caso alla neve che si accumulava silenziosa...è stupenda Voghera di notte imbiancata da enormi fiocconi di neve! questa è la neve farinosa, quella che non si scioglie ma continua ad accumularsi...il tipo di neve che calpestandola produce un fragoroso rumore ovattato...l'onomatopea potrebbe essere: Whuop!Whuop!
eheheh!
quante impronte mi sono divertita a lasciare...ero l'unica in giro!
La cosa strana delle notti in cui cade la neve, è che tutti i palazzi e le macchine sembrano venire illumnati da una luce arancione....e l'ambiente circostante sembra rimpicciolire, quasi a diventare un presepe.
davvero, è strano! la mia via sembra più piccolina ma appare anche più accogliente , tranquilla; tranquilla, come le poche macchine che camminano leeente, non un rumore, non una voce.
Passa solamente lo spazzaneve guidato da un tizio imbacuccato che chiacchiera al cellulare.
Un signore intanto sbircia dall'unica finestra illuminata.....
le piante ornamentali attorno ai marciapiedi, si piegano sotto il peso della neve.....il mio cane in meno di 10 minuti è diventato una palletta di neve!eheheheh!
Una notte così merita un'altra passeggiata;)

ciao

la

venerdì, dicembre 02, 2005

E' in edicola.....

.....il numero 4 di dicembre di Focus Storia, dedicato all'antica Grecia, con all'interno delle mie illustrazioni colorate!
(vedere pag.30 l'illustrazione piccola in alto a sinistra di come si indossa un peplo e pag.62/63,la rubrica intitolata:"Se voi foste il giudice")




yeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!

ciao

la