STORIA BREVE, parte1

"Il Cascinone"


- Ok, alla prossima gira a destra…è una stradina piccola
- Ma sei sicura Mari? Guarda che io non vedo nulla…
- Claudio mi ha detto che c’ è stato la scorsa settimana in ‘sto posto, e che si mangia pure bene. E’ solo difficile da trovare
- Un attimo Mari…ma Claudio chi?Lo Zimpe?!
- Sì, Zimpe!
- Ma quello è un deficiente…lo sa tutto il mondo che racconta frottole, e tu ascolti i suoi consigli?
- Dai ragazze che ho fame e mi fanno pure male i tacchi…amore, massaggino?

“ Appena trovo un’arma, io quella la crivello di colpi”
Il pensiero si forma nitido nella mente di Marta (impegnata nella guida,sguardo fisso sulla strada e mani che spezzerebbero il volante dal nervoso) quasi contemporaneo all’immagine della vittima che si accascia sull’asfalto, in una pozza di sangue, mentre una mano tremante cerca di portare a sé la borsetta di Prada…..
La borsetta di Prada…..
“E poi le schiaccio quella maledetta borsetta nera, che questa sera mi ha proprio stracciato la”

- Pronto Marta! Mi ascolti quando parlo?
- Sì scusa Mari, ero soprappensiero…è questa la stradina?
- Sembrerebbe….guarda! c’è pure un mezzo cartello
- Proprio mezzo cartello, sembra quasi che lo abbiano preso di mira una mandria di roditori inferociti!
- Tu sta zitto Robi! Che la tua unica alternativa era andare da Frank ,aspettare una vita per una birra e uscire puzzolenti di patate fritte!
- Scusami tanto Mari se ogni tanto anche io ho un’opinione! Se accettavate la mia proposta, ora non ci troveremmo in mezzo al niente a cercare una trattoria fantasma di sabato sera cazzo!
- Non trattate male il mio amore
- Bacio bacio?
- Sì, bacio bacio
- Ommioddio!

“Però è vero accidenti”. Mari per un attimo guarda l’amica al volante della sua Opel Corsa, proprio mentre Marta impreca con il suo classico sguardo di fuoco. Avrebbe voluto sentire volentieri il parere del Ferdi, il quinto passeggero, ma dormiva accidenti!
(Come sempre del resto)

Quella sera, il ritrovo stabilito era alle 20:00 in piazza, molto presto per un sabato sera, perché si era deciso con un giro di telefonate di andare a mangiare fuori, una volta tanto tutti insieme. E dopo un conciliabolo di trenta minuti appoggiati alla macchina di Marta,il verdetto finale andava ad una nuova trattoria in collina, specialità grigliate, chiamata “Il Cascinone”.
“Mi hanno detto che si mangia bene” aveva affermato la Mari, senza naturalmente sottolineare da dove arrivasse un parere tanto positivo. Se Marta avesse saputo infatti, che il consiglio era di quel genio dello Zimpe, sicuramente ora non si troverebbero in una stradina di campagna, in mezzo alle colline pavesi. Perché il posto era veramente in mezzo al nulla, e la stradina a destra si inoltrava pure il una fitta boscaglia.

- Accidenti, la strada è pure sterrata, ma credi sia aperto Mari?
- Bè….è sabato sera….
- Qualcuno ha telefonato per prenotare?
- No Manuela, nessuno ha telefonato, ed il problema a ‘sto punto non è quello di prenotare, ma quello di “arrivare”! Altrimenti non staremmo qui a farci tante para, non credi?
- Scusami tanto “Marta”, ma la domanda mi sembra lecita no?!

“Ok…ancora una parola e la lascio qui col branco di roditori”
Quella sera Marta si era ritrovata in macchina pure Manuela, la ragazza del suo amico Roberto, anzi, la nuova ragazza, che era peggio. L’ultima ancora ancora poteva raggiungere la sufficienza cerebrale, la famosa Federica per la quale Robi si era bruciato due anni di università, ma questa Manuela….mioddio!….avrebbe potuto vincere qualsiasi gara di idiozia. E pure l’amico Robi, c’è da sottolinearlo!Perché lui, quando si tratta di donne non capisce più nulla, il cervello gli si frigge nel cranio a causa delle forti pressioni ormonali……”Uomini….” pensava Marta mentre tentava di decelerare a causa della ghiaietta, per non rovinare la macchina.
“Uomini….” Pensava la Mari mentre cercava nella borsa lo Zippo appena ricaricato e puzzolente di benzina.

- Ascolta Marta, non dobbiamo per forza andare in questo posto, appena trovi una piazzola giriamo e toriniamo indietro. Si va da Frank come aveva detto Robi, ok?
- Allora la mia proposta tanto schifo non fa!
- ROBI STA ZITTO!Non è questo il punto, il punto è che questa strada non mi piace e voglio tornare indietro!
- Hei calma Mari, non c’è bisogno di attaccare così. Siamo suscettibili questa sera eh?
- Stai tranquilla Mari, appena trovo uno spiazzo faccio retro e ce ne torniamo indietro ok? Anche a me questa strada non piace.

In un attimo Mari e Marta si guardano complici negli occhi e poi accennano un risolino…quasi quasi la piattola Manuela più il fedele consorte Roberto, si potrebbero lasciare sulla strada a sterrata, vuoi che non passi nessuno a caricarli?

Per loro due era normale dialogare anche solo con sguardi fuggevoli, si conoscevano da quando entrambe frequentavano l’oratorio alle elementari. All’inizio erano state ecerrime nemiche, non perdevano occasione per beccarsi e lanciarsi frecciate. Mari passava i pomeriggi stando seduta in un angolo, con altre bambine, a giocare con le barbie. Marta invece , col suo seguito di amichetti maschi, se ne andava scorrazzando col pallone per il campetto, sbucciandosi le ginocchia e facendo a pugni non appena si presentava l’occasione.
Complice della loro amicizia era stato un campeggio estivo sempre organizzato dal prete dell’oratorio don Emilio….soprannominato “bicchierino” a causa delle numerose bottiglie di amaro vuote che spesso i ragazzi andavano a cercare in sagrestia.
Marta e la Mari, da sempre insieme e da sempre scambiate come sorelle anche se non si assomigliavano nemmeno un po’!

- ATTENTA MARTA! C’è qualcosa sulla strada….accidenti!speriamo non sia un gattino altrimenti lo hai beccato!
- Ma sei sicura? OH NOO!Io non ho visto nulla…..