QUNDO LA MORTE TI APPARE TRAVESTITA DA UNA PANDA ROSSA

Era un luminoso mattino color grigio topo , il classico colore delle classiche giornate milanesi.
Innaffiava tutto una simpatica pioggerellina acida , di quelle che non bagnano, ma danno solo fastidio dandoti quel simpatico umore di scazzo misto a nervosismo che ti porti dietro per tutto il giorno.
Avevo dormito a casa di Nau (la mia tipa) e stavo tornando a casa con lei , dato che per situazioni non proprio gratificanti aveva deciso di saltare a piè pari l’uni e dedicarsi agli studi a casa mia.
Giunti quasi a destinazione e imboccato un vialone che costeggia la ferrovia io e Nau abbiamo avuto la visione dell’oscura mietitrice che ci ha teso un agguato provando a travestirsi da panda rossa.
In prossimità di un incrocio (segue disegnino)




La Morte pandarossa ha deciso di tagliare l’incrocio noncurante del fatto che io e la mia bella stavamo sopraggiungendo a bordo della mia fichissima macchinina (una Yaris Grigia).
La simpatica guidatrice ,scopertasi poi la morte stessa che in un transfert cerebrale ha preso le sembianze di guidatrice e pandarossa tutto insieme, era intenta a guardare ,in ordine di importanza, le nuvole, le margherite nell’aiuola adiacente al marciapiede, lo sporco sotto le sue unghie della mano destra, e intenta a truccarsi, telefonare al fidanzato, sbadigliare e starnutire insieme, raccogliere un fermacapelli caduto nel poggiapiedi del passeggero, ravanare nella borsetta in cerca di un oggetto a caso,cambiare ripetutamente le stazioni radio in cerca della canzone degli sugarfree, cercare nel cruscotto una musicassetta per compensare la mancanza di musica decente alla radio alle 9 del mattino, è partita dall’incrocio tradita anche dal fatto che dal senso opposto di dove stavo giungendo io si era fermata una classe A nera , pronta a girare a sinistra e fermatasi per far passare me e le macchine che sopraggiungevano in direzione opposta.

Vedendomi la macchian partire a circa 2 metri dal mio cofano ho iniziato a fare testamento, ma non mi sono perso d’animo e vistami la macchina quasi nella fiancata con spirito di stuntman ho sterzato tutto a sinistra invadendo la corsia opposta) per evitare la morte pandarossa (dato che per fortuna non sopraggiungeva nessuno visto che la classe A faceva da tappo per tutte le autovetture che arrivavano dopo,e non so con quale culo divino sono riuscito a farlo(non so come non ricordo era tutto annebbiato).
Solo che il pericolo non era finito perché nella mia azzardata sterzata dopo la panda mi sono trovato a pochi metri dalla classeA con la quale stavo inevitabilmente facendo un frontale.
Altro culo divino (e anche qua non ricordo non so , era tutto annebbiato) ho ri-sterzato di nuovo tutto a sinistra evitando anche la classe A.
Mi sono infilato nell’intercapedine che stava tra la fiancata destra della classe A e il marciapiede.
Ricordo ancora la faccia del signore a bordo della classe A rimasto immobile per tutto il tempo e pure dopo a guardare verso l’infinito, la morte questa volta travestita da yaris grigia.

Sceso come un razzo dall’autovettura e diventato senza spiegarmi come grosso quanto John Cena(ricordo ancora di essere a petto nudo, jeans corti e catenazza al collo) mi sono recato di corsa verso la panda rossa oramai non più morte per iniziare un simpatico mach di restling con la guidatrice la quale presa dalla paura ha chiesto scusa facendo sentire la sua voce da un finestrino aperto da un mezzo millimetro.

Preso da pietà mi sono iniziato a sgonfiare , non prima di avergli urlato un simpatico bestemmione in faccia .

Ricordo ancora le gambe che tremavano e Nau in preda ad un pianto isterico.
Una signora a bordo di una macchia dietro la classe A mi ha detto
“non so come sei riuscita ad evitarla….”

Bene questo per dirvi e farvi partecipi del fatto che grazie al culo divino siamo ancora in questo mondo…..

Guidate piano e attenti ,se venite a Milano, alle pande rosse…

Dav, il miracolato