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martedì, novembre 16, 2004

Tartarughe d'acqua dolce

"L' Ira"


“Allora, adesso ripetimi ancora la storia dell’ufficio: come mai stavate vicino alla mia scrivania tu e quell’ubriaco merdoso di Paolo?”
“Danilo, tu sei uno stronzo,lo so che questo è uno scherzo! A momenti arriverà Paolo insieme agli altri colleghi per il brindisi! Dai che vi ho scoperti! Ora slegami però che i polsi iniziano a farmi male ”
“Già il brindisi….E’ il tuo compleanno vero?”
“Fai anche finta di non saperlo? Dai slegami ora, mi rimetterai la corda quando sentiremo arrivare le macchine degli altri”
“Non arriverà nessuna macchina, mio povero uomo inutile”
“Si si, va bene, ti ho detto che ho capito lo scherzo ora però slegami dai…Danilo cazzo!HO DETTO SLEGAMI! MI FANNO MALE I POLSI ,MERDA!
ALLORA!MI SENTI O NO QUANDO PARLO?Ma guarda te questo interdetto di merda”
Ecco vedi? Mi fai dire cose che non è mia intenzione ripeterti….Scusa dai, non voglio offenderti. Niente rancore,ok? Ora slegami però e non riferirò a nessuno della nostra conversazione, va bene?”
“No che non lo riferirai”
“Ma checcazzo di risposte dai? Ti credi Bruce Willis in uno dei tuoi film di merda? Fammi uscire da questo capanno Danilo, e prometto che non ti metterò le mani addosso una volta finita questa faccenda.
ALLORA LA SMETTI DI GUARDARMI E ALZI IL CULO DA QUELLA SEDIA CAZZO?!

Lo guardo ancora e ancora; mi diverte vederlo seduto su di una sedia mezza rotta mentre cerca di sfilarsi la corda che gli tiene serrati i polsi.
Sono sempre stato un mago nel fare nodi.
Mio padre,quando ero piccolo, ogni tanto mi portava in campagna insieme a lui .Parlavamo del suo lavoro, di come sia difficile arare un campo e prepararlo alla semina.
“Ci vuole tanto, tanto lavoro Danilo e soprattutto, bisogna essere precisi e fare le cose con criterio. Non ti devi far prendere dalla svogliatezza, mai! Capito?”
E’ stato proprio mio padre ad insegnarmi come legare la corda. Ogni volta che mi mostrava un nodo diverso, gli leggevo la soddisfazione negli occhi.
Per la prima volta, da quando siamo qua, mi viene da sorridere.

“……..
Ma che fai Danilo….Ridi? Non sai dirmi nient’altro?
D-Danilo, facciamola finita per favore,mi fai paura…slegami…Non ti sarai mica arrabbiato per la faccenda della scrivania vero? Guarda che le idee degli scherzi erano di Paolo, non mie. Te lo giuro! Insomma mi conosci,vero Danilo? DANILO!!!PARLO CON TE!”

I miei occhi sono sempre fissi sui suoi.
Ora però non rido più.

“Una volta lessi in un libro una frase bellissima, pressappoco recitava così:
Il mare è sempre il venti per cento più grande di come lo si era immaginato. Se sapendo questo si prevede un’ampiezza adeguata, il mare sarà comunque il venti per cento più grande di quanto calcolato. E anche se uno se lo aspetta ancora più grande, si troverà sempre quel venti per cento in più.
E’ vero, mio inutile uomo, io sono arrabbiato con te e con tutta quella massa di stronzi che ogni giorno mi tocca vedere e sentire sul posto di lavoro. Ma la mia incazzatura sarà sempre superiore del venti per cento a quello che puoi immaginare tu. E se ancora provi ad immaginare una ulteriore rabbia, diaciamo adeguata, quello che provo sarà sempre superiore del venti per cento.
Capisci ora? “

Lo guardo come potrebbe fare Mr.Blond davanti alla sua preda, mentre alza il volume della radio e prende una lametta da rasoio.
E’ vero, sono sempre stato un amante dei film di Tarantino, sono dei capolavori e lui un genio indiscusso. Non nascondo che la mia intenzione era quella di uccidere lo stronzo con un’arma speciale, una katana seducentemente affilata…..Ma di questi tempi dove accidenti trovo una katana affilata? Posso mica andare da un fabbro di Pavia e chiedere una cazzo di katana? Senza escludere che deve funzionare, magari non perfettamente come una spada di Hattory Hanzo, ma nemmeno rimanere infilata nella carne a metà!
Trovo un altro modo allora: la mazza da baseball.
Una mazza professionale da baseball, in legno, è facilmente reperibile in un qualsiasi centro commerciale tipo “Longoni Sport”, può rivelarsi una valida alleata e non delude….. Non delude perché non la si può spaccare con tanta facilità, ed è pienamente soddisfacente.
Specialmente per una persona che deve regolare qualche conto in sospeso ed è arrabbiata fradicia, tanto arrabbiata da prendere a pugni lo stipite della porta, tanto arrabbiata da sognare la notte il proprio volto in fiamme.
Non ci vuole nemmeno tanto tempo, bastano 4 colpi ben piazzati per essere sicuri che non si sveglierà più. E glieli darò tutti, statene certi….

Mi alzo dalla sedia e mi dirigo a passo lento verso l’armadietto degli attrezzi del capanno.
Dalla finestrella vedo solo nebbia e la mia macchina parcheggiata sulla strada sterrata.
Inizio col prendere il nastro adesivo, non lo voglio più sentir parlare. Preciso e con criterio, mi ripeto.
Appena lo stronzo lo vede, si divincola come una bestia da circo urlandomi tutti gli improperi possibili, e provando a mordermi con i denti, ma riconosco il panico quando prende il sopravvento, e posso assicurare che non è mai stato un buon consigliere.
Una volta fissato il nastro adesivo, è la volta della musica: questo momento lo voglio immortalare nella memoria con tanto di colonna sonora. Il compact disc è già pronto nello stereo: “Amorematico” dei Subsonica. Faccio scorrere il mio dito lungo i tasti fino a raggiungere quello della selezione manuale per la scelta del brano, ora quello che voglio è “Mammifero”.
Nella stanza risuonano le note dell’attacco strumentale, all’aggiunta del basso elettrico alzo il volume di 25 punti, il massimo che mi consente il piccolo impianto stereo compatto della AIWA.
“Oggi rubo il fiato alle mie ansie per ciò se…”

SBAM!

Primo colpo secco preciso sullo zigomo sinistro. Noto con piacere che la mazza si è sporcata di rosso.

“…guido in fretta sotto il sole è giusto perché necessito contatto fisico più che intimo e subito….”

SBAM!

Secondo colpo, questa volta il sopracciglio sinistro si apre lasciando fuoriuscire un liquido denso che copre l’occhio

“…no complicazioni zero poca teoria,non più discorsi oziosi e gente in posa ma solo vociami e caldi sguardi, e voglia di disconnettermi….confondermi….”

SBAM!SBAM!

Il terzo ed il quarto colpo sono sulla tempia e sulla nuca ormai inanimate…..L’adrenalina è a mille, aggiungo la mia voce al ritornello della canzone e mi metto a ballare accanto al cadavere dello stronzo

“Quando il mammifero
è ciò che ti resta di me
a corpo libero
in tutto l’istinto che c’è
sono il mammifero
è ciò che ora cerco da te
vivo compulsivo e senza più gravità…..”

Nelle canzoni, più di tutti gli strumenti, trovo erotico il suono del basso elettrico.
Mi piacciono i giri di basso.
Spengo la musica e guardo attentamente il cadavere.
“Ok Danilo” mi dico ”Ora pensa a come Tarantino si disferebbe del cadavere”


la







2 Comments:

At 17 novembre 2004 alle ore 11:56, Anonymous Anonimo said...

che cacchio ti ha fatto danilo per farti incazzare così??
Vale

 
At 21 novembre 2004 alle ore 12:18, Blogger ☆♥ Laura Spianelli ♥☆ said...

EHEHEHEHE!! il fascino del buono e tranquillo che si incazza come una faina, bè credo che non finirà mai!!!
che meraviglia scrivere quando si è incazzati!

 

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