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lunedì, novembre 08, 2004

L' angolo zen di Fra Episode VI

Eccomi!! Sono di buon umore per l'imminente acquisto dei dvd, allora sono tornata con le storie zen, ebbene si!

Dato che sono galvanizzata da dio sempre per 'sta cosa dei dvd, la protagonista di questa storia sono io: è un po' triste, ma chissenefrega, in questo momento sto pensando ad Harlock!!!

"Veri Amici"
Molto tempo fa, in Cina, c'erano due amici, una molto brava a suonare il basso (EH EH EH!) e l'altro molto bravo ad ascoltare.
Quando la prima suonava o cantava di una montagna, il secondo diceva: "Vedo la montagna come se l'avessimo davanti".
Quando la prima suonava a proposito di un ruscello, colui che ascoltava prorompeva: "Odo l'acqua che scorre!".
Quando la prima suonava di un Mac Donald's, l'amico esclamava: "Vorrei un Big Mac, e tu?".
Ma quello che ascoltava si ammalò e morì (che sfiga eh?). La prima amica tagliò le corde del suo Fenderone (cosa che nella realtà non accadrebbe mai...ndfra) e non suonò mai più. Da allora, taglare le corde del basso (l'arpa, in realtà ndfra) è sempre stato un segno di grande amicizia.

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Ed ecco un'altra chicca, ovvero una di quelle storie che insegnano veramente qualcosa: che ognuno di noi non ha il destino segnato, ma siamo proprio noi a scrivere nel destino la nostra storia fatta di azioni e cazzate quotidiane.
Fra

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"Nelle mani del destino"
Un grande guerriero giapponese che si chiamava Nobunaga decise di attaccare il nemico sebbene il suo esercito fosse numericamente soltanto un decimo di quello avversario. Lui sapeva che avrebbe vinto, ma i suoi soldati erano dubbiosi.
Durante la marcia si fermò davanti a un tempio shintoista e disse ai suoi uomini: "Dopo aver visitato il tempio butterò una moneta. Se viene testa vinceremo,se viene croce perderemo. Siamo nelle mani del destino".
Nobunaga entrò nel tempio e pregò in silenzio. Uscì e getto una moneta. Venne Testa. I suoi soldati erano così impazienti di battersi che vinsero la battaglia senza difficoltà.
"Nessuno può cambiare il destino" disse a Nobunaga il suo aiutante dopo la battaglia.
"No davvero" disse Nobunaga, mostrandogli una moneta che aveva testa su tutt' e due le facce.

Presto tornerò con altre storie personalizzate, datemi il tempo di sceglierle e di elaborarle!