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martedì, aprile 15, 2008

Commento di Michele Serra

Uso il commento audio raccolto da Micromega del giornalista Michele Serra per esprimere ciò che sento ora, a 30 anni, dopo la vittoria di Berlusconi annunciata a gran voce ieri già dopo le 18.
Per chi volesse ascoltare altri commenti audio, l'indirizzo della pagina è QUESTO .

Ed ora, rimbocchiamoci le maniche, otturiamo i nostri bei nasini per l'onnipresente tanfo di escrementi e affondiamo ancora di più in questa epoca di oscurantismo, di pochezza di contenuti e ottusità.


Commento audio di Michele Serra
14 Aprile 2008 ore 22:30

Non so che dire se non che la sorpresa è poca: siamo in un paese di destra in cui molto spesso vince la destra. Sono commenti molto difficili da fare perchè si vorrebbe non sembrare troppo amareggiati o troppo acidi. Io non sono particolarmente amareggiato, diciamo che me lo spettavo ampiamente.
Per la maggioranza di questo paese lo stalliere Mangano, il conflitto di interessi, la questione dei diritti, NON contano! Noi dovremmo finalmente riuscire a capire questo, che contano per noi ma non per la maggioranza degli italiani.
La maggior parte degli italiani non si interessa di antimafia, non si interessa di giustizia (almeno non nel senso che intendiamo noi) e quindi non bisogna meravigliarsi. Bisogna sapere che viviamo in un paese che ha altre priorità, che non sono quelle della giustizia, non quelle del conflitto di interessi e non quelle della democrazia (per usare una parola grossa).

DOMANDA DELL'INTERVISTATORE: Solo che in altri paesi europei queste cose che tu dici sono l'orizzonte comune sia della destra che della sinistra

RISPOSTA M.SERRA: Non c'è dubbio!! Questo è l'unico paese europeo in cui un partito xenofobo non solo NON è fuori dai giochi politici ma entra trionfalmente al Governo! Evidentemente la xenofobia non è un tabù democratico da noi.
Non voglio sembrare quello che maledice il proprio paese, semplicemente dobbiamo renderci conto di vivere in un paese arretrato rispetto al resto d'Europa, meno sviluppato da un punto di vista democratico e civile. Però è il nostro paese, qui viviamo e quindi o facciamo i fighetti ed emigriamo in Islanda oppure facciamo le persone normali, ci rimbocchiamo le maniche e qui stiamo. Bisogna sapere che è così il paese.

D: Quale può esserela strategia per cambiarlo riportandolo a livelli di coscienza civile europea?

R: Non ne ho la più pallida idea! Penso... i secoli! Il succedersi dei secoli e la cacciata del Papa da Roma. Questo forse potrebbe cambiare, però parliamo delle generazioni molto molto future, non certo della nostra generazione, né di quella dei nostri figli né quella dei nostri nipoti.
Io sono radicalmente pessimista su questo paese che poi, ha tanti altri pregi, si vive bene per carità. Però, se quello che chiediamo al questo paese è la DEMOCRAZIA (per come la intendiamo noi) e quindi le regole, l'equilibrio dei poteri, ci sbagliamo. Non gliene frega niente alla maggior parte degli italiani. Ma non da oggi perchè abbiamo perso le elezioni, DA SEMPRE.
Lo stalliere Mangano quando Dell'Utri dice che è un eroe... gli altri paesi hanno titolato le prime pagine su questa questione per giorni, da noi passa per cavalleria subito. Quindi questo vuol dire che non esiste una sensibilità civile paragonabile a quella degli altri paesi europei.