MerdaFriends: gli amici che tutti vorrebbero portare nel taschino dei jeans!!

Image Hosted by ImageShack.us

sabato, aprile 12, 2008

E se in Tibet trovassero pure il petrolio??

Si potrebbe quasi pensare ad un amplein!

Devo essere onesta: non sono capace di parlare di un argomento all'apparenza così semplice (in cui non c'è da arrovellarsi su chi siano i buoni ed i cattivi) eppure tanto viscido, in cui l'unica verità è tanto banale da far sorridere ( i soldi forse??Il potere?l'acqua e le materie prime??quante altre cose ancora?) , eppure ne abbiamo sotto il naso un altro infame esempio, l'Iraq.... La strumentalizzazione dei soprusi cinesi sui tibetani che se ne è fatta e che se ne farà da parte dei media, non può che infastidirmi. Ciò non toglie che nel mio piccolissimo io sia schifata dalle scene di violenza da parte dell'esercito cinese, esercito che prende il nome di: Esercito Popolare di LIBERAZIONE!! Un nome davvero epico, non c'è che dire. Sempre nel mio piccolissimo, dicevo, cerco già da un po' di evitare di comprare prodotti cinesi e, in futuro, cercherò di evitare di comprare prodotti di marche che sponsorizzano le olimpiadi.
Nel mio piccolissimo, sto affrontando l'argomento come tante altre persone nella rete.

Qui sotto voglio scrivere pezzi di storia del Tibet presi da Wikipedia QUI (storia che vi consiglio vivamente di leggere) intervallandoli con pensieri miei che puntualmente si ripresentano quando sento per radio notizie legate ai soprusi da parte dei soldati cinesi. (sì, però dell'esercito di LIberazione...quindi vanno bene, come la guerra di pace.)

- Boicottiamo le Olimpiadi in Cina.
HO letto sul blog di Grillo l'invito agli sportivi italiani a rimanere a casa e boicottare le Olimpiadi.... ho provato ad immedesimarmi nella testa di un giovane atleta che finalmente ha la sua grande occasione per mettersi in gioco e partire per le Olimpiadi....figo!! preparativi , allenamenti doppi...tutti gli occhi del proprio quartiere e del proprio paese puntati addosso! Un'esperienza unica e una voglia di partire verso paesi dagli occhi a mandorla a mille.

Il Tibet storico aveva una superficie quasi doppia rispetto a quella della regione autonoma locale odierna. Con 3,8 milioni di chilometri quadrati di superficie, quanto l'Europa occidentale, il Tibet storico occupa un terzo della Repubblica popolare cinese, ma i suoi sei milioni di abitanti sono appena lo 0,5 per cento della popolazione cinese. Questa immensa regione di montagne e altipiani ha sempre attirato gli appetiti dei vicini per la sua posizione strategica (fra Cina e India), perché controlla riserve d'acqua vitali per tutto il continente (lo Yangze, il Fiume Giallo, il Mekong, l'Indo, il Brahmaputra nascono qui), e giacimenti di minerali preziosi dall'oro all'uranio.

Le mire coloniali della Cina sul Tibet sono una costante nella storia, che non varia con i regimi politici.

-Come boicotto la Cina?
I cinesi grossomodo non mi fanno simpatia, è la verità...ma all'atto pratico è davvero ardua non comprare prodotti cinesi. I miei adorati Miracle Blade3 (serie perfetta) sono stati prodotto in Cina... il telefono skype che tanto felicemente uso per evitare di buttare soldi al telefono è Made in China! Tutto cazzo,è Made in China, anche i prodotti IKEA di cui mi sono riempita la casa perchè costano poco, sono pratici e non per ultimo, perchè sono svedesi e a me la Svezia affascina! che ve devo dì?? il gruppo musicale degli Witchcraft è svedese per esempio e in 'sto periodo mi stanno accompagnando mentre disegno!
E ancora: quanti prodotti portano il marchio "Made in Italy" ma in realtà hanno subito una corposa fase di lavorazione in Cina?

Nel 1950 l'Esercito di Liberazione Popolare entrò in Tibet frantumando l'esercito tibetano, quasi esclusivamente cerimoniale ed impedendo, di fatto, al Dalai Lama di governare. Il Tibet, membro fondatore dell'ONU e non allineato con alcuna superpotenza, divenne una preda facile. L'Europa trattò l'invasione come una questione interna cinese.

Il 17 novembre 1950 il XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso (l'attuale Dalai Lama in esilio) assunse i pieni poteri spirituali e temporali come Capo dello Stato, nonostante avesse appena compiuto il sedicesimo anno. A lui la dirigenza comunista cinese impose un accordo eufemisticamente noto come "Trattato di liberazione pacifica" in 17 punti. Il Dalai Lama fu costretto a firmarlo sotto la pressione militare cinese, in quanto 40 mila soldati cinesi minacciavano di occupare Lhasa militarmente e di deporlo. Fu così che il 23 maggio 1951 una delegazione tibetana, che era andata a Pechino per discutere dell' invasione, fu obbligata a firmare il cosiddetto "Accordo dei 17 punti" sulle misure per una pacifica liberazione del Tibet, sotto minaccia di un aumento delle azioni militari nel paese. In seguito la Cina usò questo documento per attuare il suo piano di trasformare il Tibet in una colonia cinese senza tenere alcun conto della forte resistenza da parte del popolo tibetano.

Già nel 1952 i cinesi vennero economicamente incentivati a trasferirsi in massa in Tibet dalle regioni limitrofe, tanto che oggigiorno i tibetani sono in minoranza in Tibet di fronte ai cinesi stessi.

Conosco persone che in Cina e per la Cina hanno lavorato e lavorano tutt'ora.
Il marito di mia cugina Silvia ha vissuto con la famiglia a Pechino per due anni lavorando come ingegnere. Il papà di una ragazza che conosco ha da anni un'azienda di orologi in Cina..non so dove, onestamente ma so che costa meno la manodopera.
Ho visto in Tv un documentario in cui si parlava dell'esportazione del vino italiano in Cina, il nuovo fiorente mercato mondiale avido del lusso europeo.

La Cina è considerata la fabbrica del mondo.

Nel 1954 il Dalai Lama e il Panchen Lama, invitati a Pechino, rimasero affascinati da Mao e dagli altri leader comunisti e solo alla fine del loro soggiorno questi ultimi gettarono la maschera accusando il Buddismo di essere un "veleno". Tornati in patria i due giovani leader religiosi scoprirono che lontano da Lhasa, nelle provincie di Amdo e Kham, le milizie comuniste avevano già cominciato a svuotare i monasteri ed a perseguitare il clero buddista.

NOn credo sia possibile pensare ad un intervento ufficiale, ma solo ad azioni sparse e mirate di resistenza contro un atteggiamento dispotico e immorale. Nella rete gira un video riguardo la manifattura delle pellicce cinesi...non ho avuto il coraggio di vederlo. Quando guardo i miei cani però penso a quella barbaria.
Tempo fa ho letto QUESTO articolo sulle produzioni e gli investimenti automobilistici in Cina... che paura.
Le Banche cinesi stanno inglobando aziende su aziende e si sono legate a doppia mandata con il debito americano. QUI potrete trovare tante di quelle notizie da far accapponare la pelle.... la Cina è come un grosso centro commerciale costruito inizialmente fuori città che piano piano si allarga tanto da arrivarti sotto casa e inglobarti pure le mutande! "Le grandi società cinesi" scrivono su LaStampa "hanno imboccato la strada dell’estero negli Anni Novanta, ma lo avevano fatto molto in sordina; poi - dopo l’ingresso del Paese nel Wto - con molto più slancio. Le prime acquisizioni-choc risalgono al 2004: Tlc Shanghai rileva la telefonia mobile della francese Alcatel e il marchio Usa dei televisori Rca; Lenovo, la divisione personal computer di Ibm (aziende, entrambe, che comunque producevano già in Cina).

Il Governo tibetano in esilio denuncia la volontà del Governo Cinese di cancellare definitivamente la cultura del Tibet, con la repressione e con una propaganda martellante sui mass media e per le strade. Inoltre le scuole non possono insegnare il tibetano agli alunni oltre una certa età, mentre la lingua ufficiale rimane il cinese.

Nel mio piccolissimo ho scritto sul mio blog ciò che penso riguardo i soprusi che si deve subire questa povera gente solo per la sventurata casualità di trovarsi a popolare una terra che vogliono i cinesi. Potremmo quasi pensare che andrebbe peggio se solo scoprissero del petrolio sotto il culo dei Tibetani.

Ai coraggiosi che sono arrivati fino qui, auguro buona notte ;)